impianti-irrigazione.it
Con questo metodo l'acqua arriva sul terreno finemente suddivisa, in forma di pioggia. Nell'irrigazione di un prato è importante che il getto penetri nel suolo in modo lento e uniforme: se è troppo violento o male orientato può danneggiare le piante arrivando a scalzarle quando sono ancora molto piccole. I terreni argillosi, in particolare, richiedono, perché l'acqua possa filtrare in profondità, un getto finissimo. Un accorgimento in questi casi può essere quello di far funzionare l'irrigatore per 10-15 minuti, poi di dirigerlo altrove per ritornare dopo circa mezz'ora al punto di partenza, irrigando per altri 10-15 minuti.
I sistemi di irrigazione a pioggia possono essere mobili, semifissi e fissi. I primi sono costituiti da tubi flessibili di materiale plastico e irrigatori spostabili: rappresentano naturalmente la soluzione più economica e di più semplice installazione.
Quelli semifissi sono costituiti da una rete idraulica interrata e da prese d'acqua distribuite qua e là nel giardino, cui attaccare gli irrigatori. Quelli fissi, infine (con comando manuale o automatico), presentano una rete idraulica interrata e irrigatori posti in punti strategici del tappeto.
Nel momento della scelta si dovrà tener conto della dimensione del prato, del tempo disponibile per la manutenzione, delle disponibilità idriche nonché economiche.
Se è vero che un impianto fisso, in particolare se automatico, non è alla portata di tutte le tasche è altrettanto vero che nei paesi in cui l'irrigazione è la prima condizione per avere un tappeto erboso, molti terreni sono forniti proprio di un sistema di irrigazione di questo tipo.
L'efficacia del sistema a pioggia dipende in larga parte dalle prestazioni degli irrigatori (che devono polverizzare l'acqua e distribuirla uniformemente sul terreno), differenti per tipo e rendimento.
Accanto alle lance, dispositivi posti all'estremità di uscita del tubo il cui scopo è di aumentare il flusso dell'acqua scomponendolo contemporaneamente in gocce più o meno sottili, esistono altri congegni specifici per l'irrigazione di superfici erbose più o meno ampie. Gli irrigatori statici a pressione sono particolarmente adatti per piccole superfici, anche non pianeggianti, avendo un raggio d'azione di circa quattro metri; il getto è "a pioggia" ma, a seconda dell'ugello, può risultare polverizzato o orientato. Essendo piccoli e leggeri capita spesso che si rovescino: l'inconveniente è superato facendo ricorso agli irrigatori statici montati su puntale, da piantare nel terreno.
Gli irrigatori a braccia rotanti sono forse i più conosciuti, senz'altro i più numerosi. Ne esistono, infatti, molti tipi diversi: a due o tre braccia, con ugelli fissi o orientabili (questi ultimi consentono di variare l'ampiezza dell'area da irrigare), con basi di appoggio differenti (a puntale, a slitta, con longheroni di acciaio, eccetera).
Molto diffusi sono anche gli irrigatori a braccio oscillante dai quali l'acqua esce veramente in forma di pioggia. Un braccio di alluminio, sul quale sono praticati tanti piccoli fori, mosso da un motore idraulico lancia un ventaglio di getti paralleli, avanti e indietro, bagnando interamente una superficie rettangolare. Alcuni sono dotati di un dispositivo che fa variare automaticamente la velocità di oscillazione del braccio, consentendo una certa uniformità di precipitazione anche alle estremità dell'area bagnata. In tutti può variare l'ampiezza dell'oscillazione e quindi quella dell'area irrigata.
Con gli irrigatori a intermittenza, infine (chiamati anche "dinamici", "battenti" o "a impulsi"), il getto d'acqua è lanciato lontano e, grazie a un rompigetto posto vicino all'ugello, frazionato in tante gocce. Il raggio di gittata prodotto da irrigatori di questo tipo è superiore a quello di qualunque altro irrigatore rotante; la rotazione può essere continua (con un giro completo di 360°) oppure a settori (con angoli di 180°, 90° e ancora inferiori). La base d'appoggio può essere a slitta (in questo caso l'irrigatore è basso sul terreno) oppure a treppiede (e allora le teste irrigatrici sono alte, per una migliore distribuzione dell'acqua) quando non addirittura rientrabile nel terreno, una volta che l'irrigatore è in riposo.